
Sharingan
Lo Sharingan (写輪眼, let. occhio circolare della copia?) è un'abilità innata basata sull' utilizzo di tecniche oculari (doujutsu). Al contrario del byakugan, non ha bisogno di sigilli per essere attivato (sebbene anche un byakugan completamente sviluppato non necessita di sigilli per l'attivazione, come mostra il padre di Neji), ma di un rilascio continuo di chakra, un Uchiha se vuole può tenerlo sempre attivo senza troppo sforzo (anche se questo viene fatto solo da Itachi, perlomeno nelle scene in cui compare: tralasciando Kakashi, che non essendo un Uchiha consuma molto chakra e quindi ne può usufruire per un tempo limitato, ci sono state situazioni in cui Sasuke non aveva sufficiente chakra per tenere attivo lo sharingan).Caratteristiche [modifica]
L'abilità più conosciuta dello Sharingan è quella di poter prevedere, memorizzare e copiare qualsiasi arte magica (ninjutsu), illusoria (genjutsu) o marziale (taijutsu) si osservi. Tuttavia, per poter memorizzare ed eseguire la tecnica, occorre avere la capacità sufficiente a percepirla (in un caso Kakashi lascia infatti intendere di non riuscire a seguire i movimenti delle mani di Itachi nell'utilizzo della "Tecnica dei Proiettili Acquatici", e conseguentemente non riesce a copiarla), leggendo i movimenti delle mani e il modo di impastare ed emettere il chakra, oltre ad avere la capacità fisica di eseguirla. Un esempio è il Loto Frontale di Rock Lee: Sasuke aveva memorizzato i suoi movimenti e nei limiti delle sue capacità, è riuscito a usufruire del taijutsu di Rock Lee nel combattimento contro Yoroi, inoltre il suo corpo, non essendo allenato come quello di rock lee, non poteva eseguire gli stessi movimenti con la stessa efficacia. Un possessore di sharingan non può utilizzare le evocazioni copiate: anche copiando la tecnica di evocazione, se precedentemente non è stato stretto il patto, non verrà evocata nessuna creatura. Infine, non è possibile copiare le altre abilità innate, quelle che derivano, come lo Sharingan, da un eredità genetica, come il Mokuton del primo Hokage, o lo Hyoton di Haku.
Lo Sharingan potenzia enormemente i riflessi, ma non la velocità di chi lo attiva, permettendo di seguire facilmente oggetti a grande velocità e predirne la traiettoria, per evitarli, se abbastanza rapidi, senza fatica. La sua preveggenza si estende anche ai movimenti degli avversari, visualizzandoli come una specie di immagine al rallentatore, che consente di individuare il punto in cui andranno a colpire: questo è un processo che deriva dalla stessa capacità di lettura degli impulsi neuro-muscolari dell'avversario che permette di copiare le tecniche, sulla base degli impulsi, si può avere una proiezione di ciò che accadrà. Grazie all'aumento di percezione, infine, la maggior parte dei genjutsu ovvero le tecniche illusorie, risultano ineficcaci. Il normale Sharingan completo (con tre tomoe) è inoltre in grado di usare normali genjutsu senza posizioni delle mani: l'avversario va però guardato direttamente negli occhi, altrimenti è inefficace; oltre a questo lo sharingan completamente sviluppato è in grado di soggiogare la mente degli individui più deboli, facendogli compiere azioni volute dall' uchiha o addirittura addormentandoli (come fatto vedere da kakashi nel primo film di naruto). Inoltre lo sharingan a partire da due tomoe per ogni occhio fino a quello con tre (sviluppato al massimo) riesce a scorgere la differenza fra corpi reali e illusori.
L'abilità più conosciuta dello Sharingan è quella di poter prevedere, memorizzare e copiare qualsiasi arte magica (ninjutsu), illusoria (genjutsu) o marziale (taijutsu) si osservi. Tuttavia, per poter memorizzare ed eseguire la tecnica, occorre avere la capacità sufficiente a percepirla (in un caso Kakashi lascia infatti intendere di non riuscire a seguire i movimenti delle mani di Itachi nell'utilizzo della "Tecnica dei Proiettili Acquatici", e conseguentemente non riesce a copiarla), leggendo i movimenti delle mani e il modo di impastare ed emettere il chakra, oltre ad avere la capacità fisica di eseguirla. Un esempio è il Loto Frontale di Rock Lee: Sasuke aveva memorizzato i suoi movimenti e nei limiti delle sue capacità, è riuscito a usufruire del taijutsu di Rock Lee nel combattimento contro Yoroi, inoltre il suo corpo, non essendo allenato come quello di rock lee, non poteva eseguire gli stessi movimenti con la stessa efficacia. Un possessore di sharingan non può utilizzare le evocazioni copiate: anche copiando la tecnica di evocazione, se precedentemente non è stato stretto il patto, non verrà evocata nessuna creatura. Infine, non è possibile copiare le altre abilità innate, quelle che derivano, come lo Sharingan, da un eredità genetica, come il Mokuton del primo Hokage, o lo Hyoton di Haku.
Lo Sharingan potenzia enormemente i riflessi, ma non la velocità di chi lo attiva, permettendo di seguire facilmente oggetti a grande velocità e predirne la traiettoria, per evitarli, se abbastanza rapidi, senza fatica. La sua preveggenza si estende anche ai movimenti degli avversari, visualizzandoli come una specie di immagine al rallentatore, che consente di individuare il punto in cui andranno a colpire: questo è un processo che deriva dalla stessa capacità di lettura degli impulsi neuro-muscolari dell'avversario che permette di copiare le tecniche, sulla base degli impulsi, si può avere una proiezione di ciò che accadrà. Grazie all'aumento di percezione, infine, la maggior parte dei genjutsu ovvero le tecniche illusorie, risultano ineficcaci. Il normale Sharingan completo (con tre tomoe) è inoltre in grado di usare normali genjutsu senza posizioni delle mani: l'avversario va però guardato direttamente negli occhi, altrimenti è inefficace; oltre a questo lo sharingan completamente sviluppato è in grado di soggiogare la mente degli individui più deboli, facendogli compiere azioni volute dall' uchiha o addirittura addormentandoli (come fatto vedere da kakashi nel primo film di naruto). Inoltre lo sharingan a partire da due tomoe per ogni occhio fino a quello con tre (sviluppato al massimo) riesce a scorgere la differenza fra corpi reali e illusori.

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